Informazioni per i consumatori
Tutti gli oggetti in metallo prezioso devono sempre riportare impressi il marchio di identificazione ed il titolo espresso in millesimi. Possono riportare eventualmente un terzo marchio, quello tradizionale di fabbrica.
Deve, cioè, essere sempre possibile identificare colui che ha fabbricato l'oggetto.
Pertanto si consiglia di non acquistare oggetti privi dei marchi suddetti, o di uno di essi.
Spesso, si trovano in commercio oggetti con impresso il solo titolo. Questi oggetti non sono legali e non si può identificare il fabbricante che, in generale, in questo caso non è in possesso del marchio di identificazione. (I punzoni sui quali viene impresso il marchio di identificazione si possono ottenere solo se si è iscritti nell'apposito registro detenuto dalla Camera di Commercio competente territorialmente, per ottenere il punzone su cui è impresso il titolo, invece, non c'è bisogno di alcuna autorizzazione).
Esempi di marchi di identificazione legali e titoli sono i seguenti:
Inoltre, in commercio, si trovano:
- oggetti di metalli comuni, rivestiti di oro, platino, palladio e argento. Su di essi è consentita l'iscrizione del termine "dorato" o "placcato" e "laminato" seguito dal simbolo Au, Pt, Pd o Ag.
- oggetti costituiti di sostanze non metalliche, rivestiti di metalli preziosi mediante un processo detto di deposizione elettrogalvanica. Su di essi è consentita l'apposizione di un particolare marchio di fabbrica formato da: un'impronta racchiusa in un ottagono recante all'interno la sigla del produttore, l'indicazione "DG", il simbolo del metallo prezioso, l'indicazione del peso del metallo fino espresso in grammi seguita dal simbolo "g" e la sigla della provincia dove il produttore ha la propria sede legale. Il modello unificato di tale marchio è il seguente:
- oggetti costituiti da una lamina di metallo prezioso applicata su una lastra di metallo comune. Su di essi è consentita l'apposizione, nell'ordine, di tutti i seguenti elementi:
- sigla della provincia in cui l'azienda ha la sede legale;
- simbolo chimico del metallo prezioso;
- indicazione in cifre della massa di fino seguita dal simbolo g;
- sigla del produttore (coincidente con il marchio di identificazione).
( Un esempio di indicazioni che si possono trovare su oggetti di questo tipo, è il seguente: FG Ag 2g 10 ).
Su tutti gli oggetti di cui ai punti 1), 2) e 3) NON SI PUO' APPLICARE la denominazione di "gioielleria", "oreficeria" o "argenteria".
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